AUDIO 19 - OBEY
AUDIO 19 - OBEY
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Il massimo interprete contemporaneo nell’uso del poster con finalità artistiche è Shepard Fairey, meglio noto come Obey. Egli impiega il medium più economico della Street Art per lanciare i suoi messaggi spesso significativi da un punto di vista politico e sociale. Il pubblico ha cominciato a identificarlo come Obey a partire dal 1989, quando iniziò a tappezzare le città con sticker e manifesti che raffiguravano il volto del wrestler André the Giant accompagnato dall’imperativo “Obey” (ovvero “obbedisci”). Fu l’origine di un impero culturale. Shepard Fairey ha avuto la capacità (anche imprenditoriale) di dare vita ad una vera e propria factory, che sforna quotidianamente poster (in varie tirature e pertanto con prezzi altamente variabili) e merchandising. Tutto è destinato alla vendita, con l’obiettivo di f inanziare e moltiplicare le sue iconografie su scala planetaria. Le sue opere sono vagamente ispirate ai poster politici tra le due guerre (a sua volta prodotte da grandi artisti del dadaismo o del surrealismo), ma da un punto di vista stilistico le fonti più riconoscibili sono il costruttivismo russo e, immancabilmente, la Pop Art. Shepard Fairey è passato dall’essere un noto artista statunitense al suo status di star mondiale nel 2008, quando le riproduzioni di un suo manifesto invasero le maggiori città americane. Il poster rappresentava Barack Obama e l’iconografia contribuì all’elezione del presidente della più grande potenza politica ed economica della Terra.