AUDIO 5 - FORGIVE US ...
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Forgive Us Our Trespassing è un’opera densa di significati, ideata nel 2010 in collaborazione con un gruppo di studenti d’arte di Los Angeles. Originariamente dipinto su un muro della Mission Grotto Church a Salt Lake City, il murale ritrae un giovane writer in ginocchio con le mani giunte in preghiera e una bomboletta spray ancora stretta tra le dita. Un’immagine che coniuga sacro e profano, ribellione e redenzione. Nella versione in mostra, il soggetto è immerso in un’atmosfera più cupa e monocromatica, quasi del tutto grigia. Gli occhi del ragazzo sono coperti da una banda rettangolare, come a suggerire una censura, o forse una protezione: il volto dell’artista urbano diventa anonimo, simbolo universale di una generazione spesso invisibile, colpevolizzata e fraintesa. Banksy riflette sul labile confine tra arte e vandalismo, tra libertà d’espressione e necessità di seguire le regole. L’opera sembra chiederci: siamo disposti a perdonare chi, per farsi sentire, usa un muro invece di un microfono? L’opera, in questa versione rara e unica, priva degli originari colori vivaci e delle vetrate gotiche, diventa ancora più intima. Il conflitto interiore del writer è evidente: egli, infatti, è colto nel momento esatto in cui si chiede se il proprio gesto sia un nobile atto creativo o una trasgressione da espiare. Come in molte opere di Banksy, non esiste una risposta definitiva. Ma resta una certezza: l’arte può essere al tempo stesso preghiera, confessione e atto di resistenza. E questo ragazzo inginocchiato ci chiede, in silenzio, di perdonarlo. E forse, anche di ascoltarlo.